I tre cardini per rimettersi in forma dopo le feste
Finite le feste, salutata anche la befana con i suoi dolcetti, ci ritroviamo ahinoi a fare i conti con i chili di troppo accumulati durante le cene ed i pranzi super calorici di questo periodo.
Se avete seguito i nostri consigli per mantenere la linea durante queste feste siete già a buon punto. Se non avete sgarrato, tanto di cappello! Ma se vi siete concessi qualche piccolo peccato di gola, vi torneranno utili i nostri consigli.
Una cosa va detta subito: dimagrire è difficile, il corpo si oppone e mette in atto meccanismi di difesa e più diete si fanno più l ‘organismo diventa efficiente a difendere il proprio peso. Ecco perché,in genere,la prima volta che si segue una dieta si perde più facilmente peso!
L’imperativo di gennaio deve essere quindi: rimettersi in forma! Ma come?
Seguendo i nostri 3 cardini fondamentali, che in 20 anni di esperienza hanno portato al successo nel 100% dei casi.
1) Farsi seguire da un esperto del settore: dietologo o nutrizionista.
Non si devono seguire diete improvvisate, dai risultati immediati e veloci, che poi nel tempo portano solo a squilibri.
Il nutrizionista, attraverso un’attenta anamnesi, antropometria, plicometria ed impedenziometria analizza lo stato nutrizionale del soggetto, il suo metabolismo e la massa grassa da perdere, senza intaccare la massa metabolicamente attiva,quella magra, l’unica che garantisce un attivo e dinamico metabolismo.
Valuta anche alcuni aspetti psicologici del paziente, per comprendere se ci sono atteggiamenti consolatori con il cibo, alimenti scatenanti, ed individua le strategie per tenerli sotto controllo. Infine, elabora un piano alimentare personalizzato. Insomma fa un lavoro “sartoriale“senza generalizzazioni.
2) Associare dell’attività fisica
Il movimento è sicuramente l’altro aspetto vincente per perdere peso.
Qualunque attività fisica promuove l’aumento metabolico e induce un dispendio calorico fondamentale per la buona resa di una dieta.
Quindi: palestra, nuoto, camminate, salire e scendere le scale, tutto si traduce in un vantaggio per la forma fisica e per la salute.
Il nutrizionista seguirà i cambiamenti della composizione corporea durante le visite di controllo, mediante l’uso dell’impedenziometria e delle altre tecniche antropometriche, correggendo o integrando di volta il volta il piano alimentare del paziente. Diventerà per lui un vero e proprio “coach”, che l’aiuterà a superare i tanti ostacoli di un serio percorso nutrizionale.
3) Associare dei trattamenti specifici in sinergia al piano nutrizionale stabilito.
Spesso il chili di troppo si accumulano in punti particolari, molto difficili da ridurre con la sola dieta ed esercizio fisico.
Ci vengono, quindi, in aiuto trattamenti specifici per le adiposità localizzate come:Cavitazione, Radiofrequanza, Elettrostimolazione, Mesoterapia,Vacuum terapia, Pressoterapia , Massoterapia, che, in sinergia con gli altri due punti descritti in precedenza, riducono la plica adiposa lì dove c’è la necessità e portano al risultato desiderato.
Per chiarire meglio il punto, prendiamo ad esempio due soggetti diversi:
- il primo ha una conformazione detta “a mela“ (androgena), con gambe sottili e grasso di troppo localizzato sull’addome;
- il secondo ha una conformazione“a pera” (ginoide), con tendenza ad accumulare adiposità a livello trocanterico e di coscia, con una pancia piatta.
Appare evidente che aiutare queste tipologie di pazienti con terapie mirate a scolpire, drenare e ridurre i punti critici è fondamentale per migliorare la linea e l’armonia della persona.
Dimagrire, perdendo i chili superflui deve essere vissuto come un percorso sereno e positivo, che mira non solo al miglioramento della bellezza e dell’armonia, ma anche al raggiungimento di un equilibrio tra mente e corpo, tra cibo e salute. Come diceva Ippocrate:
“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.”